E quando non siamo in equilibrio con le nostre emozioni? Quando ci troviamo a vivere dei conflitti che attraversano le relazioni? Può essere particolarmente utile concentrarsi sugli aspetti fisiologici e sensoriali.
In particolare i colori hanno un ruolo molto importante nella percezione del cibo e nell'appetibilità di un piatto. Diversi studiosi confermano che i colori sono in grado di trasmettere effetti psicologici ed emotivi che variano da persona a persona. Ecco perchè ognuno di noi può essere attratto o rifiutare un determinato alimento definito con uno specifico colore.
Vi offro un semplice gioco da proporre ai vostri bambini.
Vedrai che la tua risposta potrà cambiare nella giornata o tra qualche settimana!
Chiedilo anche ad un amico o ai tuoi genitori...sarà divertente!
Ecco il significato dei colori (liberamente estratto e semplificato da 'Test dei colori di Max Luscher'):
BLU è segno di tranquillità
VERDE esprime sicurezza di sè
ROSSO è segno di energia
GIALLO esprime gioia
VIOLA è segno di fantasia
ARANCIONE/MARRONE esprime benessere
NERO è segno di protesta
GRIGIO/BIANCO indica poco desiderio a lasciarsi coinvolgere
In ambito alimentare per superare qualche resistenza può essere appunto utile destrutturare la percezione solo visiva di un particolare cibo, integrandola con tutti gli input sensoriali a disposizione di ciascun individuo. L'analisi oggettiva sensoriale del cibo diventa per questo un passaggio fondamentale.
Ciascun alimento può essere 'studiato' partendo proprio dal gruppo colore, per poi concentrarsi su tutti i sensi: olfatto, tatto, udito...e infine gusto!
Esempio gruppi:
Alimenti rossi: anguria, ciliegia, fragola, mela, melograno, pomodoro.
Alimenti gialli: ananas, banana, limone, peperone giallo.
Alimenti arancioni: albicocche, arance, carote, melone, zucca.
Alimenti marroni: castagne, cioccolato, mandorle, nocciole.
Alimenti verdi: asparago, broccolo, carciofo, kiwi, pera, piselli, zucchina.
Cosa osservare per ogni alimento?
- Nome
- Forma
- Superficie al tatto
- Colore
- Consistenza
- Temperatura
- Odore
- Rumori particolari
- Sapore
Solo alla fine della sperimentazione (quando possibile valutando l'alimento sia crudo che cotto) sarà utile chiedere al bimbo cosa ne pensa del prodotto.
Il bambino deve essere accompagnato in questo percorso di stimoli in modo da aiutarlo a capire e verbalizzare il motivo di accettazione o di eventuale rifiuto di uno specifico alimento.
Inoltre la sperimentazione in quanto tale, se vissuta senza ansia ma come un laboratorio giocoso da condividere in famiglia, diventa uno strumento relazionale importantissimo per arricchire il dialogo e la fiducia tra adulto e bambino.
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