Sono la mamma di Viola che ha 4 anni. Abbiamo un rapporto difficile con le arance. Quando aveva solo 2 anni un giorno le è andato di traverso qualche pezzetto e, anche se per fortuna non ha avuto problemi di soffocamento, e credo proprio che si sia spaventata. Da allora le arance e i mandarini li guarda con grande sospetto e non riesco proprio a convincerla a assaggiarli.
(Veronica)
Buongiorno Veronica, è assolutamente logico volersi difendere dalle situazioni che potremmo concepire come pericolose. Una esperienza negativa, per quanto non oggettivamente pericolosa, lascia sensazioni sgradevoli che le persone poi cercano di evitare. Talvolta la situazione viene affrontata e il timore gradualmente svanisce, altre volte non avviene una buona elaborazione e più si continua ad evitare lo stimolo pauroso più la paura aumenta. Quindi, cosa fare? Ci si può avvicinare agli agrumi in modo molto graduale, senza insistenza ed evitando di parlarne troppo. Ad esempio si potrebbe spremere qualche goccia di arancia per aromatizzare una macedonia, o aggiungerla ad un pochino di acqua, progressivamente si potrebbe bere un bicchiere di spremuta (possibilmente filtrato), per arrivare a pezzetti di arancia abbinati ad altri frutti. In questo modo si fa una desensibilizzazione sistematica che dovrebbe condurre Viola ad affrontare la situazione temuta. La parte più complessa è quella legata alla modalità con cui si procede: evitiamo i rimproveri, manteniamo un tono di voce tranquillo e stimolante e soprattutto è meglio se il tutto viene condiviso, non sarà solo Viola ad assaggiare, ma anche chi ci sarà con lei.
RispondiEliminaDr.ssa Barbara Di Virgilio, Psicologa e Psicoterapeuta