- Ho deciso sono il Re! Il Re Verde!
Che cosa volesse dire davvero non lo sapeva neanche Nino; ma così era deciso. Da quella mattina Nino sarebbe stato il Re Verde.
- Dai Nino, dobbiamo andare a casa della nonna! - disse la mamma.
Quella mattina Nino si mise dei pantaloni verdi con una maglietta verde. Non lavò i denti perché il dentifricio alla fragola non s’intonava con la sua nuova decisione.
- Nino lavati i denti! – disse la mamma.
- Nooo, non voglio! – urlò Nino.
- Ma Nino!
- Noooo!
La mamma quella mattina rimase molto stupita dalla reazione di Nino. Decise però di non insistere. Partirono insieme per il breve tragitto fino a casa della nonna.
La nonna li aspettava a braccia aperte. Aveva preparato le tagliatelle fatte in casa con il pomodoro. Nino le adorava!
- E’ pronto! Tutti a tavola! – disse la nonna.
Di fronte a quel piatto goloso Nino si congelò. Fissava quelle lunghe tagliatelle gialle e rosse. In quel momento si ricordò che il Re Verde poteva mangiare solo cibi verdi.
Allontanò il piatto.
- Non ho fame. - disse Nino.
Tutta la famiglia rimase senza parole.
- Ma Nino mangi sempre come un leone! Cosa ti prende? - chiese la nonna.
- Voglio solo cibo verde!
- Cibo verde? Perché?
- Io sono il Re Verde!
- Il Re Verde? - ripeté la nonna con gli occhi sbarrati.
- Il Re Verde! Esatto.
Il nonno scoppiò in una grossa risata, lo seguì poi tutta la famiglia. Sembrava uno scherzo.
Nino era un burlone. Stava certamente scherzando.
Ma non era così...
Passarono i giorni.
Nino dormiva solo nel letto con le lenzuola verdi, giocava solo con i giochi verdi, mangiava solo cibo verde, indossava solo vestiti verdi.
Col passare del tempo Nino era sempre più triste. Non giocava più con gli amici.
Mangiava solo piselli, zucchine, mele e cetrioli.
Un giorno alla maestra di Nino venne un’idea geniale.
- Ecco bambini oggi lavoreremo con delle tempere gialle e blu.
- Io non coloro con il giallo e con il blu! – urlò Nino dal fondo dell’aula.
- Nino, Nino, non sei obbligato.
Nino, incuriosito, guardò attentamente. La maestra prese le tempere e le rovesciò in un piatto. Prima il giallo. Poi il blu. Prese un pennello e iniziò a mescolare cantando.
“Gira gira e vedrai, un verde più bello che mai!”
Nino era incredulo. Le tempere nel piattino erano diventate un verde brillante. Erano gialle e blu! Ma com’era possibile? Si chiese Nino.
Il giallo e il blu erano colori magici, non poteva di certo escluderli. Iniziò quindi a far
entrare nel suo regno i mirtilli, le banane, le scarpe blu, i cuscini gialli, l’uva e il dentifricio
al mentolo del papà.
Nino raccontò ai suoi genitori quanto successo in classe. Era molto felice e divertito.
- Mamma, Papà!! La maestra ha fatto una magia pazzesca!
Dopo questa bella notizia ai genitori di Nino venne in mente un’altra idea, ispirati da quella brillante maestra. Portarono Nino in un frutteto dove file e file di alberi ospitavano frutti ancora acerbi.
- Wow! Posso mangiarne una prugna? - disse Nino.
- No Nino, quando sono verdi significa che sono ancora troppo acerbe. Diventeranno rosse tra qualche mese e verremo a prenderle.
- Rosse?
- Certo Nino, molti frutti prima di essere maturi sono verdi. E’ la natura che li trasforma!
Nino rimase davvero colpito da quell’esclamazione. La natura é davvero magica! - pensò.
Nino aveva così capito che tutte le cose intorno a lui erano troppo belle, nessuna esclusa! Fu così che scoprì l’importanza di ampliare i suoi orizzonti...
- Mamma da stasera sarò il Re dei mille colori!
- Aaaah Nino, questa nuova idea la trovo molto… molto… molto bella!
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