Per funzionare correttamente, il Sistema Immunitario deve essere in grado di rilevare un’ampia varietà di agenti patogeni (virus, batteri, funghi e parassiti) e distinguerli dal tessuto sano dell’organismo. Di conseguenza, una risposta immunitaria ridotta comporta una maggiore suscettibilità nei riguardi delle infezioni virali e batteriche.
Quindi, l’arma principale per combattere un attacco da parte di agenti patogeni è il nostro Sistema Immunitario ma dobbiamo prendercene cura attraverso una sana e corretta alimentazione caratterizzata da cibi freschi e di stagione, rispettando la natura ed i suoi cicli. Le porzioni di frutta e verdura devono essere presenti quotidianamente ad ogni pasto. I Cereali integrali sono da preferire rispetto a quelli più raffinati. Infine, è importante alternare le proteine animali a quelle vegetali.
A tale proposito, dall’analisi dell’alimentazione dei bambini in età evolutiva, emerge che il maggior rischio nutrizionale a partire dai primi due anni di vita nei paesi occidentali consiste in una alimentazione iperproteica, caratterizzata da uno scarso apporto di acidi grassi polinsaturi e di alcuni minerali (fra cui ferro e zinco) le cui carenze possono provocare conseguenze strutturali e funzionali a livello cerebrale. Anche il Sistema Immunitario può risentire, fin dai primi anni di vita, di un alterazione del suo sviluppo dovuto, proprio, a carenze nutritive importanti che possono influenzare la risposta immunitaria del bambino nei confronti dei patogeni con i quali viene a contatto.
Per il benessere del nostro Sistema Immunitario l’alimentazione ha un ruolo, anche in questo caso, fondamentale. Già nel 400 a.C si era osservato che condizioni di carenza alimentare portavano una forte suscettibilità a contrarre malattie infettive. La malnutrizione può alterare il Sistema Immunitario sopprimendo le risposte immunitarie fondamentali per proteggere l’individuo dalle infezioni e, in assenza di farmaci inibitori specifici contro un virus, la più importante arma di difesa che abbiamo è proprio il nostro Sistema Immunitario. Ippocrate di Cos, autore del famoso giuramento ancora oggi utilizzato dai laureandi in medicina, nel 400 a.C. scrisse: “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”. Il padre della medicina, ben 400 anni prima della nascita di Cristo, aveva già compreso l’importanza dell’alimentazione in rapporto alla nostra salute ed al nostro benessere psico-fisico.
Un buono stato nutrizionale può prevenire la comparsa di malattie (non solo infettive) e l’immunodepressione. Immunologia e nutrizione costituiscono un’area di ricerca estremamente importante e promettente sia per il dilagare di patologie, sia per attuare programmi alimentari in Paesi del terzo mondo al fine di migliorare la risposta immunitaria delle popolazioni endemiche.
Quali sono gli aspetti e gli elementi nutrizionali a cui porre attenzione?
La nutrizione nelle prime fasi della vita, compresa quella prenatale, condiziona crescita, sviluppo, prestazioni neuro-cognitive, maturazione del Sistema Immunitario e composizione del microbiota intestinale, oggigiorno considerato un organo metabolicamente e immunologicamente attivo. Durante i primi mesi di vita un microbiota “sano” e diversificato riveste un ruolo determinante nel processo di maturazione del Sistema Immunitario. La colonizzazione batterica del nostra apparato gastrointestinale, inizia immediatamente dopo la nascita, costituendo il cuore di un vero e proprio “organo microbico”. Per mantenere in equilibrio (eubiosi) l’intestino è necessario assumere regolarmente alimenti cosiddetti probiotici (microorganismi, soprattutto batteri viventi e attivi). Fonti naturali di probiotici sono: lo yogurt e il kefir (si possono anche preparare in casa evitando così zuccheri e conservanti impiegati dall’industria alimentare), crauti, il tempeh e la soia fermentata. Per vivere e proliferare, i probiotici hanno bisogno di un corretto nutrimento, ovvero di prebiotici, fibre alimentari non digeribili (FOS), che si trovano in alcuni alimenti in particolare: porro, aglio, cipolla, fagioli, banane, farina di frumento.
Fattori nutritivi importanti per mantenere un Sistema Immunitario efficiente sono senza dubbio gli antiossidanti perché possono migliorare la resistenza alla infezioni causate da virus e batteri. Gli antiossidanti sono molecole che aiutano a difendersi dall’attacco di agenti nocivi e dallo stato di stress ossidativo (processo che porta alla formazione di radicali liberi ovvero molecole dannose). Essi, infatti, sono in grado di prevenire o riparare i danni prodotti dai radicali liberi. Sono antiossidanti: il Glutatione, la vitamina C, la vitamina A, la vitamina D e il B-Carotene
Il Glutatione è un Tripeptide naturale, una sostanza costituita da tre amminoacidi: acido glutammico, cisteina e glicina. Questa particolare composizione chimica conferisce al glutatione un'elevata capacità di ossidarsi o ridursi, proteggendo le proteine e gli altri composti ossidabili dall'azione deleteria dei radicali liberi. L’attività del Glutatione è legata alla presenza di selenio. Il Glutatione è prodotto dal nostro organismo ma possiamo assumerlo con l’alimentazione. Ci sono poi alimenti in grado di stimolarne la produzione, tra cui quelli ricchi, appunto, di Selenio: aringhe, sarde, tuorlo d’uovo e senape, aglio, cipolla, frutta e verdura soprattutto di colore rosso, latte e carne
La C è una vitamina solubile presente in alte concentrazioni nei globuli bianchi e viene rapidamente utilizzata durante un infezione. Concentrazioni ridotte nel plasma sono associate ad una ridotta funzione immunitaria. La vitamina C stimola la sintesi delle citochine e protegge l’ossidazione dei lipidi del plasma e delle membrane proteggendo le molecole di vitamina E, una vitamina liposolubile presente nelle membrane cellulari quindi, probabilmente, implicata nel mantenerne l’integrità. La vitamina E mantiene una risposta immunitaria efficiente. Una sua carenza mostra un aumento della suscettibilità alle infezioni mentre un incremento comporta un aumento delle produzione di Ab e di linfociti e di fagocitosi da parte dei macrofagi cellule fortemente attive durante un infezione. La vitamina C è presente in: agrumi, ananas, kiwi, fragole, ciliegie; in alcune verdure fresche come lattuga, radicchio, spinaci, broccoli ed in alcuni ortaggi freschi come broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni e tuberi. La vitamina E si trova negli oli di origine vegetali, soprattutto oliva e noci, nell’avocado, nella frutta secca, nel pesce, nei semi di girasole, nel kiwi, nei cereali integrali, negli asparagi e nei ceci.
La vitamina D, liposolubile, è una molecola chiave per regolare il livello sierico del calcio ed è’ cruciale per l'attivazione del nostro Sistema Immunitario: le cellule T (cellule importanti dell’immunità acquisita del nostro Sistema Immunitario) espongono sulla loro superficie un recettore per la vitamina D che risulta essere indispensabile per far si che queste cellule possano legare tracce dell’agente patogeno e scatenare così la reazione immunitaria. Senza di essa, le cellule T non sono in grado di reagire e combattere le infezioni più gravi che minacciano l’organismo. Indicativamente, l'80 % del fabbisogno di vitamina D è garantito dall'irradiazione solare ma esistono alimenti che ne contengono buone quantità. Ricordiamo i pesci come il salmone ed il pesce azzurro, i latticini e le uova.
Il Beta carotene è il precursore della vitamina A, è un carotenoide liposolubile, viene convertito in vitamina A all’interno dell’intestino e va poi a depositarsi nel fegato che provvederà a rilasciarlo poco alla volta, in base alle esigenze dell’organismo. La vitamina A, liposolubile, aiuta a tenere a distanza le infezioni, aumentando le risposte linfocitarie contro gli antigeni che causano le malattie. Mantiene le mucose umide, garantendo protezione e migliorando l’attività dei globuli bianchi. Il beta carotene e la vitamina A si trovano in carote, cavolo nero, spinaci, melone, albicocche secche, mango, zucca, asparagi, pesche e broccoli.
Importante anche la vitamina B6, non può essere accumulata nell’organismo, ma deve essere regolarmente assunta attraverso l’alimentazione, contribuisce nel formare una barriera immunitaria posta a difesa delle malattie, stimola le funzioni cerebrali e di previene l’invecchiamento. La troviamo in cereali e farine integrali, avocado, spinaci, broccoli e frutta secca.
La vitamina B12 o cobalamina, fa parte delle vitamine cosiddette idrosolubili, non può essere accumulata nell’organismo, ma deve essere regolarmente assunte attraverso l’alimentazione. La vitamina B12 è coinvolta nel metabolismo degli amminoacidi, degli acidi nucleici, coadiuva la sintesi del DNA e dell’RNA, e negli acidi grassi. Ricopre un ruolo fondamentale nella produzione dei globuli rossi e nella formazione del midollo osseo. Fonti di vitamina B12 sono: uova, latte e formaggi, frutti di mare e pesci grassi.
Il ferro e il rame sono minerali importanti per la loro partecipazione all’immunità cellulare e alla produzione di anticorpi, quelle proteine prodotte dal Sistema Immunitario in grado di riconoscere e neutralizzare gli agenti estranei e pericolosi. Il Ferro è presente nella carne bovina, nelle uova, nelle lenticchie, nelle acciughe, nelle sarde, nel tonno, negli spinaci, nell’indivia, nel radicchio verde, e, infine, nei cereali integrali. Il rame lo troviamo nel fegato, nei funghi, nelle lenticchie e nelle mandorle.
Il selenio e lo zinco, sono metalli importanti per la loro attività antiossidante; lo zinco, in particolare, è un microelemento essenziale per numerose funzioni biologiche dei mammiferi, influenza lo sviluppo neuronale e cognitivo e svolge un ruolo fondamentale nella modulazione della crescita e della funzionalità del Sistema Immunitario. Questi elementi si trovano in pesce e carne, grano, avena e legumi.
Infine, la scienza ha dimostrato che alcuni principi attivi estratti dalle piante, come la Papaya fermentata e l’ echinacea possono modulare e stimolare le difese immunitarie. L’echinacea, inoltre, alimenta la flora batterica intestinale è può essere usata in sinergia con i probiotici in quanto ne potenzia l’efficacia.
La supplementazione con integratori alimentari deve avvenire solo, ed esclusivamente, quando con l’alimentazione non si riesce ad assumere queste sostanze in quantità adeguate. Ogni supplementazione attraverso l’assunzione di integratori alimentari, soprattutto se finalizzata all’immunostimolazione, deve essere rigorosamente personalizzata e gestita da personale medico. Nessun supplemento, infatti, potrà mai compensare uno squilibrio nutrizionale di fondo.
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