Passa ai contenuti principali

Scoprire il cibo, scoprire il mondo


C’è un periodo della vita in cui l’essere umano acquisisce rapidamente strumenti per scoprire il mondo e imparare a viverci. Dalla nascita ai primi anni di vita, il suo sistema sensoriale lavora a pieno regime, integrando e perfezionando una serie infinita di percezioni e sensazioni. Sono gli anni delle grandi conquiste, dell’autonomia, del linguaggio, della deambulazione. Sono anche gli anni degli assaggi, dal latte alle prime pappe, dalla suzione alla masticazione, dalla poppata in simbiosi con la nutrice al pasto con la mamma e col papà, dal pasto familiare alle prime feste di compleanno.

Quella dell’assaggio è una delle prime grandiose esperienze che il bambino vive dalla nascita in poi, soprattutto al momento del divezzamento. E per assaggio potremmo intendere tutta la serie di prove sensoriali che lo connotano e lo caratterizzano: vedere il colore e la forma, annusare l’odore, gustare il sapore, apprezzare le tessiture e la viscosità, percepire il rumore che la masticazione produce. Sono tutte esperienze importantissime che si integrano fra di loro, oltre che con quelle motorie e comunicative, per confluire in una conquista importantissima: la conoscenza. Il cibo che viene sperimentato è quello della famiglia, delle relazioni affettive strette, della compagnia dei nonni, poi del nido, della scuola d’infanzia. Più è vario, migliore e completa sarà la conoscenza di forme, odori, colori, sapori. Attraverso i nuovi cibi il bambino si mette alla prova e costruisce dentro di sé un sapere che è, sì, conoscenza del mondo, ma anche di se stesso e delle sue caratteristiche di onnivoro. La diffidenza che fisiologicamente si presenza in questa fase della vita, ci racconta cose remote premiate dall’evoluzione, l’istinto di conservazione, l’autopreservazione e l’autodifesa, la prudenza verso il nuovo. Sono tappe che i nostri bambini devono sperimentare, così come hanno fatto i nostri antichi progenitori in contesti assai più precari e pericolosi.

La scoperta del mondo quindi passa anche e soprattutto dalle percezioni sensoriali che ruotano intorno all’atto alimentare. Più è variegata la gamma di percezioni più saranno ricche le scelte alimentari del bambino. In corrispondenza a questa diversità se ne svilupperà un’altra altrettanto importante: quella del microbiota intestinale, cioè della popolazione di ceppi batterici che popolano il nostro organismo sin dalla vita intrauterina e che presiede alla modulazione di molti fenomeni fra cui la tolleranza orale, la fame, il sonno e le risposte immunitarie. Grandi protagonisti di queste esperienze e di questa varietà sono gli alimenti di origine vegetale con i loro colori, odori e sapori. Non dobbiamo stupirci se è proprio questo il cibo meno accettato e gradito dai bambini: il mondo vegetale è infatti quello più ricco di sostanze potenzialmente tossiche con cui da bambini ci misuriamo continuamente con attenzione e curiosità. La natura ci offre mille banchi di prova, mille occasioni per imparare più cose possibili attraverso i nostri sensi. Sono difficoltà che ognuno di noi deve affrontare per diventare un sapiens in grado di vivere in salute e armonia con il suo mondo.



Commenti

Post popolari in questo blog

Sono la mamma di Viola...

Sono la mamma di Viola che ha 4 anni. Abbiamo un rapporto difficile con le arance. Quando aveva solo 2 anni un giorno le è andato di traverso qualche pezzetto e, anche se per fortuna non ha avuto problemi di soffocamento, e credo proprio che si sia spaventata . Da allora le arance e i mandarini li guarda con grande sospetto e non riesco proprio a convincerla a assaggiarli. (Veronica)  

Risotto caciotta e pere

Ingredienti (per 2 persone): 1 filo di olio extravergine di oliva 1 scalogno piccolo circa 500 ml di acqua bollente 50 gr di caciotta 2 pere williams 150 gr di riso brodo vegetale q.b. olio/sale/pepe Preparazione: Private le pere della loro buccia e tagliatele a cubetti. Ponete il tutto in un pentolino con poca acqua (quanto basta per coprirli) e, dopo aver portato a bollore l'acqua, lasciare cuocere a fuoco medio per circa 15 minuti. Una volta spento il fuoco frullate utilizzando l'acqua di cottura per creare una salsa piuttosto omogenea (eventualmente aggiungere un po' di altra acqua se dopo la cottura non ne fosse rimasta a sufficienza per amalgamare le pere). In una pentola a parte versare un filo di olio e.v.o. e lo scalogno pulito e tagliato a cubetti. Lasciare soffriggere insieme al riso. Aggiungete un paio di mestoli di brodo vegetale direttamente nella pentola del riso. Abbassare la fiamma e continuare a mescolare di tanto in tanto (verificare la cottura del riso s

Ciao, mio figlio Michele...

Ciao, mio figlio Michele ha 5 anni e devo dire che spesso salta la cena. All'asilo mangia poco o niente e quando torna a casa gli preparo la sua merenda preferita (latte e biscotti) così spero che recuperi un po' di energie. Ho pensato più volte di non farlo mangiare nel pomeriggio sperando di fargli venire fame...ma poi diventa intrattabile . Urla ed è molto agitato..così al momento abbiamo trovato il compromesso di una buona merenda. (Paola)